PROGETTO

Giovani Lissanti

Un gruppo di adolescenti impara un linguaggio visivo-gestuale per comunicare in un modo alternativo

Descrizione progetto:

  1. Organizzazione e pianificazione delle attività progettuali, a cura dell’equipe di Amalo;
  2. Costituzione di una cabina di regia, formata dall’equipe psico-educativa di Amalo e dalla docente di Lingua Italiana dei Segni. La cabina di regia si è riunita due volte al mese nel corso del progetto per il monitoraggio, la valutazione interna e la programmazione delle attività e la predisposizione degli eventuali interventi con i ragazzi;
  3. Mappatura e individuazione dei potenziali partecipanti;
  4. Orientamento e costituzione del gruppo adolescenti, attraverso colloqui individuali svolti con la psicoterapeuta dell’Associazione; l’obiettivo è stato costituire un gruppo di lavoro omogeneo e coordinato. La psicoterapeuta ha utilizzato lo strumento dello psicodramma per accrescere la coesione all’interno del gruppo e renderlo autonomo per la successiva formazione L.I.S.;
  5. Formazione da parte della docente di Lingua Italiana dei Segni e L.I.S. tattile;
  6. Monitoraggio degli educatori dell’Associazione durante i mesi di formazione;
  7. Individuazione del gruppo di persone sorde che hanno partecipato alla visita guidata a Villa Necchi Campiglio del FAI;
  8. Contatto costante con il FAI – Fondo Ambiente Italiano – nonché segreteria Villa Necchi Campiglio, rendendoli partecipi del progetto in atto e dell’organizzazione della visita guidata finale;
  9. Incontro e conoscenza tra il gruppo di adolescenti e le persone con disabilità sensoriale e conseguente preparazione della visita guidata;
  10. Conclusione attività di progetto con la visita presso Villa Necchi Campiglio;
  11. Valutazione e diffusione dei risultati; raccolta testimonianze.

 

Il progetto Giovani Lissanti ha raggiunto molteplici obiettivi: in primis l’insegnamento ad un gruppo di adolescenti, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, dei rudimenti della Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) avvicinandoli così al mondo della disabilità e favorendo il senso di solidarietà già insito in ognuno di loro. I giovani poi, già dalla prima visita a Villa Necchi Campiglio, hanno potuto approcciare l’arte in un contesto storico e culturale, non più in maniera scolastica ma da veri protagonisti. Tutto questo ha permesso loro di arricchire il proprio bagaglio personale, di sviluppare l’empatia e di sperimentarsi sia come allievi che come guide; altresì le persone con disabilità sensoriale hanno insegnato ai giovani nuovi segni, divenendo loro maestri.
Durante tutto il periodo formativo, della durata di un anno, gli apprendisti hanno sempre mostrato impegno, forte motivazione e assidua partecipazione.

Le loro testimonianze ci lasciano traccia di ciò che per loro ha significato questa esperienza:

“Aderire a questo progetto è stata un’esperienza che non dimenticherò, anzi mi ha interessato moltissimo e mi piacerebbe approfondire la L.I.S. Spero che altri ragazzi inizino ad imparare questa lingua bellissima. Grazie di questa fantastica esperienza.”
Nina

“Ho partecipato al progetto Giovani Lissanti e ritengo sia stato molto interessante, dagli incontri svolti durante l’anno in vista della visita guidata a Villa Necchi all’evento stesso. Infatti è stata un’esperienza molto emozionante che ci ha messo in contatto con persone da cui c’è molto da imparare. Ringrazio veramente per aver preso parte a questo progetto del quale conserverò sempre un bel ricordo.”
Rebecca

“È stata un’esperienza unica e penso anche molto rara, appassionante e coinvolgente. Ho incontrato persone nuove e ho anche scoperto un mondo a me sconosciuto. Ho visto la quotidianità con ‘occhi’ differenti e ho anche potuto toccarla.”
Giovanni

“È stata un’esperienza unica e interessante dal punto di vista culturale, ma ancor di più sociale: la trasmissione della conoscenza attraverso mezzi curiosi come la L.I.S. arricchisce il bagaglio che ognuno di noi si porta dietro. La soddisfazione di comunicare attraverso sguardi e gesti riempie il cuore di una gioia immensa, perché se ci si pensa è una lingua universale come lo è un sorriso o una carezza.”
Clelia

“È stata un’esperienza molto educativa che mi ha insegnato a superare molti ‘muri’. Mi ha dato la possibilità di conoscere persone a cui ho potuto dare un aiuto, ma che a loro volta mi hanno insegnato davvero molto. È stato insieme un lavoro toccante ma anche divertente, che mi ha aperto gli occhi su molte situazioni difficili nonostante le quali si può andare avanti.”
Benedetta

“La visita guidata è stata molto stimolante, poiché mi ha permesso di arricchire le mie conoscenze e allo stesso tempo di informare altre persone. Il lavoro svolto è stato molto utile sia per ciò che riguarda l’empatia e l’inclusione, sia per aver imparato a comunicare e a creare un legame con una realtà che ero da sempre curiosa di conoscere.”
Sara

“È stata un’esperienza molto toccante, che mi ha permesso di entrare in contatto con una realtà che da poco ho imparato a conoscere e ad apprezzare. Grazie a questo percorso sono riuscita ad arricchire sia la mia empatia che il mio bagaglio culturale e sono molto soddisfatta del lavoro fatto insieme!”
Angelica

ANNO 2019 - PROGETTO CONCLUSO