Giovani Lissanti
Un gruppo di adolescenti impara un linguaggio visivo-gestuale per comunicare in un modo alternativo
Ente beneficiario: AMALO – ARCenCIEL
Il progetto è finalizzato all’apprendimento di un nuovo metodo di comunicazione alternativo, e innovativo per i giovani, trasformando la L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni) da linguaggio utilizzato solo da persone sorde a metodo di comunicazione comune a tutti, contribuendo ad avvicinarli a diversi contesti, rafforzando quel senso di solidarietà già presente in ognuno di loro.
Attraverso il sostegno della Fondazione Maurizio Fragiacomo, si realizzerà un percorso di 16 mesi rivolto ad un gruppo di ragazzi dai 14 ai 17 anni di Milano, in cui è previsto l’insegnamento delle basi della Lingua dei Segni. L’adolescente, in questa fase di passaggio, conosce la crisi di identità; in lui si riscontrano alternanze emotive, loquacità e solitudine, non si sente capito dagli altri e spesso rinuncia a capire se stesso. È proprio in questo momento delicato che si vuole promuovere un’attività di inclusione sociale e comunitaria dei giovani perché “prevenire è meglio che curare”.
Il progetto si focalizza sull’utilizzo di una comunicazione non verbale alternativa, sviluppando un effetto positivo sulla padronanza del proprio schema corporeo, sulla concentrazione e il potenziamento della memoria, la crescita delle competenze relazionali, cognitive e comportamentali – non soltanto di persone affette da patologie sensoriali – accrescendo percezione e capacità di discriminazione e adattamento a contesti diversi.
I vantaggi educativi che derivano dal bilinguismo permettono una maggiore integrazione sociale, in quanto questa lingua è uno strumento che amplifica le possibilità di condivisione delle proprie esperienze con i compagni in un rapporto paritario, senza contare che un cervello bilingue facilita l’apprendimento di idiomi stranieri.
Il pensiero di AMALO è che per l’adolescente sia indispensabile vivere delle esperienze pratiche, perché solo attraverso l’esperienza diretta potrà apprezzare il mondo nelle sue molteplici sfaccettature e diversità. Pertanto al termine del percorso, il gruppo dei “Giovani Lissanti” effettuerà una visita guidata all’interno di Villa Necchi Campiglio – villa storica tutelata dal FAI – insieme ad un gruppo di persone con disabilità sensoriale, favorendo l’avvicinarsi dei giovani all’arte non più subendola ma da protagonisti e favorendo lo sviluppo di quella sensibilità tale da accorgersi che la differenza non è ostacolo ma arricchimento, soprattutto in un contesto storico in cui le differenze tendono a dividere quando invece sono un aiuto all’unione.