Vela Rara
Un gruppo di ragazzi affetti da malattie rare impara a “veleggiare”
Ente beneficiario: Lega Navale Italiana Delegazione “Roma Tor Vergata”
L’obiettivo del progetto “Vela Rara” è quello di utilizzare la pratica della navigazione in barca a vela come strumento di riabilitazione e rieducazione di soggetti con difficoltà cognitive, psichiatriche e sociali, come attività di recovery.
Il gruppo su cui si è lavorato è composto da 7 ragazzi di età compresa tra i 22 e i 24 anni, affetti da due diverse tipologie di malattia rara: la microdelazione del cromosoma 22 e la sclerosi tuberosa.
Il veleggiare offre molti spunti per stimolare le funzioni cognitive deboli, prima di tutte il linguaggio, poiché la vela richiede innanzitutto un ampliamento del vocabolario. I ragazzi sono stati esposti ai principali elementi teorici e pratici della navigazione a vela e hanno dovuto apprendere un linguaggio nuovo.
Durante le uscite in mare il gruppo ha affrontato con cooperazione le difficoltà e, a rotazione, ognuno ha sperimentato diversi ruoli alle manovre per la conduzione dell’imbarcazione.
In barca a vela si lavora con l’equipaggio e si migliorano dunque le abilità sociali; così, imparando a relazionarsi in gruppo, apprendendo a navigare, si lavora sul senso di autostima arrivando a costruire un’immagine di sé competente, efficace, capace di affrontare gli eventi avversi della vita, così come in barca si affrontano imprevisti legati al meteo, ai venti, al mare.
Sono stati intrapresi singoli percorsi di recupero e potenziamento dell’autostima, così come preventivamente predisposto, tramite attività specifiche di recovery.
Obiettivo più ampio è stato raggiunto presentando questo modello all’interno di un ente pubblico come la Lega Navale Italiana e con l’intervento del Centro Nazionale Malattie Rare a garanzia dei soggetti coinvolti dando modo di creare un esempio di intervento a favore della disabilità esportabile sul territorio nazionale.