PROGETTO

Playing Ground

Un progetto site-specific di arte pubblica per immaginare e sperimentare nuove forme che la città potrebbe assumere a partire dal punto di vista dei bambini

PLAYING GROUND – Giocare con la città
Il 15 giugno si è inaugurata a BASE Milano l’installazione di arte pubblica di Isabella Martin che scompone, disegna e riscrive nuove forme di città attraverso lo sguardo dei bambini.

“Orologi ovunque.
Molta nebbia e caverne.
Più animali selvatici.”

Sono solo alcune delle frasi che sventolano dalle bandiere e illuminano le finestre di via Tortona, a BASE Milano. Frasi rubate, in realtà, perché l’installazione dell’artista – che lavora mettendo in dialogo persone e luoghi – scompone, immagina, disegna e riscrive nuove forme di città e lo fa attraverso le parole e gli sguardi dei bambini di Milano. Nella primavera del 2023 BASE Milano ha infatti coinvolto le alunne e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Moisé Loria in un percorso di residenza e laboratori guidato da Isabella Martin sul significato dell’abitare la città.
Il risultato sono due opere:
• Tornatinta, una serie di bandiere illustrate che raccontano una Milano diversa. Nel presente, nel futuro o magari in un desiderio, spaziando dal surreale al pratico. La molla di un giocattolo da parco giochi diventa un filo telefonico, i fiori sono edifici, la trama di una panchina diventa una catena montuosa. Se queste fossero le bandiere di una futura Milano, che città rappresenterebbero?

Progetto Playing Ground: facciata del centro culturale poli-funzionale BASE Milano con le bandiere illustrate che raccontano una Milano diversa.

• Alcune volte c’è il sole altre la luna, titolo di una scritta luminosa che dalle finestre dell’ex Ansaldo si affaccia in via Tortona. I colori dell’opera, il giallo della sabbia della spiaggia e il blu dell’oceano, sono ispirati dalla voglia di mare dei bambini. “Se la città potesse muoversi – ragionano – potremmo avvicinarci ad essa”. I motivi che accompagnano il testo riflettono il mare, i fili del telefono, e gli esercizi di scrittura, evocando il moto ondoso, la comunicazione e il processo di apprendimento per imparare ad esprimersi. Se la città potesse parlare, cosa direbbe e come potremmo ascoltare?
“Questa città si muove e può parlare”.

Progetto Playing Ground: foto organizzatori della mostra.

Isabella Martin racconta: Insieme, abbiamo giocato con il terreno sotto i nostri piedi, esplorando cosa la città sarebbe potuta diventare. Con una serie di workshop, le bambine e i bambini hanno prodotto delle vere e proprie opere d’arte che esprimono idee, speranze e paure sul futuro della città. I lavori presentati in questa installazione sono la mia risposta artistica, ispirata all’arte delle bambine e dei bambini e alle loro idee. Partendo dalla loro prospettiva, il mio lavoro propone un punto di vista, uno sguardo nuovo sulla città che diventa un parco giochi, un luogo che parla e si muove, pieno di fiori e orologi, leoni e fragranze. L’inquinamento scompare e il mare ci bagna i piedi non appena scendiamo in strada.
Durante l’inaugurazione, Elisa Ferrari, Responsabile Progettazione di BASE Milano ha spiegato: BASE sta seguendo un percorso complesso ma emozionante per riuscire, attraverso progetti come quello di Playing ground, a dare parola a quante più persone possibile, con il filtro dell’arte, della cultura, della creatività. D’altronde è la nostra missione: essere spazio ibrido, meticcio, dove si sa che per fare cultura, per fare territorio, bisogna innanzitutto tornare a fare mondo, assieme.
Enzo Pesce, Presidente di Fondazione Maurizio Fragiacomo, ha aggiunto: Playing ground è uno dei sei progetti scelti dalla Fondazione che celebra il decennale di attività nell’ambito del biennio 2022/2023 – cultura e arti per il benessere della comunità. È un progetto di arte pubblica che si è proposta di immaginare e sperimentare nuove forme che la nostra città potrebbe assumere, partendo dal punto di vista unico dei bambini.
Santo Minniti, Presidente del Municipio 6 del Comune di Milano: Lo chiamiamo Playing ground, giocare con la città, ma in realtà è qualcosa di più di un gioco. Tendiamo a immaginare la città come qualcosa di statico mentre in realtà è un corpo vivo che cambia con una velocità incredibile e in maniera esponenziale ed è bello che si trasformi ascoltando le nuove e le nuovissime generazioni.

Il progetto Playing ground è stato finanziato da Fondazione Maurizio Fragiacomo con il supporto della Danish Arts Foundation e il partner tecnico Milano Sign.

ANNO 2023 - PROGETTO CONCLUSO