ATTIVITA'

Progetti

INTERVENTO PER EMERGENZA COVID-19

Libellule nel cuore servizi online

Un potenziamento delle attività di supporto all’elaborazione del lutto di bambini e adolescenti per superare insieme l’emergenza Covid-19

Molte persone stanno attraversando momenti di dolore e smarrimento per la morte di una persona cara. Bambini e ragazzi hanno perduto i nonni senza poter dare loro un ultimo saluto.

Per rispondere all’isolamento dovuto all’emergenza Covid-19 Libellule nel cuore, il servizio professionale gratuito che offre supporto alle famiglie con figli minori e alle scuole sul tema dell’elaborazione del lutto, ha messo a disposizione dei propri utenti alcuni servizi online.
Oltre all’ascolto telefonico al numero 348 8147479, disponibile da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle 18, è stata attivata una chat online dal sito libellulenelcuore.com, che prevede l’assistenza delle nostre psicologhe il mercoledì dalle ore 10 alle 11.30, e la possibilità di organizzare video-incontri di gruppo con la piattaforma Zoom per pensare insieme a genitori e insegnanti, alla gestione degli aspetti più delicati che riguardano i bambini e gli adolescenti che affrontano l’esperienza della perdita di una figura di riferimento.

Grande attenzione è stata posta anche al significato dei riti funebri che non si sono potuti celebrare, con l’intento di fornire alcuni spunti per organizzare momenti significativi di celebrazione dei defunti, fondamentali per attivare il processo di elaborazione della morte di un congiunto.

Ghe Pensi MI

Piccoli gesti consapevoli per preservare le bellezze di Milano

Ente beneficiario: Retake Milano

Luoghi: Piazzale Cadorna, Rotonda della Besana, Laboratori Ansaldo, Torre dei Gorani, San Carlo al Lazzaretto, Conca dell’Incoronata, Museo Diocesano

Coinvolgere in prima persona i milanesi nella cura e nel rispetto degli spazi comuni: il progetto “Ghe Pensi MI” è soprattutto un atto di consapevolezza, di rispetto e di pubblica civiltà, in una Milano in continuo cambiamento, metropoli spesso vissuta come luogo di passaggio, le cui bellezze artistiche e culturali vengono sottovalutate a causa della quotidiana frenesia dei cittadini, residenti e pendolari.

È grazie all’attività congiunta di “Retake Milano” e di “Milano da Vedere” che i cittadini avranno occasione di riscoprire i luoghi d’interesse artistico e culturale della città di Milano, e se ne prenderanno personalmente cura, ripulendoli dagli atti di vandalismo come tag, adesivi e imbrattamenti.
Nei luoghi d’arte e di cultura selezionati, sarà organizzato un iniziale incontro teorico di approfondimento sulle specificità e sui monumenti presenti, seguito da un immediato momento di preservazione e pulizia degli spazi limitrofi.

I milanesi si riconosceranno nella propria città: occasione per riappropriarsi della cultura individuale e collettiva e del senso di appartenenza che “Ghe Pensi MI” dà modo di approfondire.
Scopri: www.ghepensimi.retakemilano.org

Patrocinio

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Con il patronato di

Logo Regione Lombardia

Patrocinio

Logo Comune di Milano

Media Partner

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S.C.E.N.A.

Percorso di musicoterapia e danzaterapia “S.C.E.N.A. - Strumenti di Creative Expression Nell’Adolescenza e nell’infanzia”

Ente beneficiario: Associazione di volontariato Arte in ascolto

Il percorso è costituito da quattro laboratori in discipline afferenti alle terapie espressive, e si svolge presso gli spazi gestiti a Trezzano sul Naviglio e Cesano Boscone dalla Cooperativa sociale Ripari onlus, con minori in situazioni varie di difficoltà e disagio.
Che possibilità offrono le terapie espressive? Scoprire l’universo del suono e della musica attraverso strumenti musicali, la voce, l’ascolto. Produrre canzoni e video musicali professionali, per dare voce alle proprie storie e alla propria poetica. Esprimersi con la gestualità, il movimento e la danza per guardarsi ora dentro, ora allo specchio, ora intorno a sé. Liberare e creare energia attraverso la ritmica ed il corpo. Si tratta di modalità di esperienza e stimoli particolarmente idonei ad incontrare bisogni e tendenze caratteristici di bambini e adolescenti, ed in particolare di coloro tra essi che vivono momenti difficili legati alla propria esperienza di crescita o di avanzamento nel mondo e nella vita. Per esplorare, condividere, crescere… Il tutto in una dimensione di gioco e prima di tutto focalizzata sulla tutela del benessere dei giovani partecipanti.
Si tratta di offrire a bambini e adolescenti strumenti di interazione in grado di oltrepassare la sfera del logos, per sviluppare un’interazione comunicativa positiva, costruttiva e utile, nella cornice, finalmente rassicurante e confortevole per loro, dei canali non verbali, della sensorialità e del simbolico.
Il progetto si concluderà con un convegno finale, con una mostra fotografica e con delle dimostrazioni concrete dei percorsi artistici condivisi e realizzati.

Borsa di studio Maurizio Fragiacomo

Premio al miglior cortometraggio sul tema del lutto e della perdita nelle famiglie con bambini e adolescenti

La Fondazione Maurizio Fragiacomo, in collaborazione con Accademia09, ha istituito un concorso per la produzione di cortometraggi e video con l’obiettivo di promuovere il progetto Libellule nel cuore. Il concorso avrà la finalità di sensibilizzare il pubblico, con un linguaggio artistico e rassicurante, sul tema del lutto nelle famiglie con bambini e adolescenti.
Accademia09 si occuperà di realizzare dodici cortometraggi, dalla scrittura alla post produzione, a cura degli allievi sceneggiatori e registi del secondo anno accademico. Verranno inoltre prodotti tre cortometraggi d’autore sullo stesso tema, scritti e diretti da tre registi professionisti e interpretati dagli allievi del terzo e quarto anno dell’accademia.
L’evento finale prevede una giornata dedicata alla proiezione dei cortometraggi. In serata una giuria nominata di esperti decreterà il vincitore cui verrà assegnata la Borsa di Studio Maurizio Fragiacomo che consiste in un anno di Corso Accademico di Sceneggiatura, Regia e Filmmaking presso Accademia09.

Giovani Lissanti

Un gruppo di adolescenti impara un linguaggio visivo-gestuale per comunicare in un modo alternativo

Ente beneficiario: AMALO – ARCenCIEL

Il progetto è finalizzato all’apprendimento di un nuovo metodo di comunicazione alternativo, e innovativo per i giovani, trasformando la L.I.S. (Lingua Italiana dei Segni) da linguaggio utilizzato solo da persone sorde a metodo di comunicazione comune a tutti, contribuendo ad avvicinarli a diversi contesti, rafforzando quel senso di solidarietà già presente in ognuno di loro.
Attraverso il sostegno della Fondazione Maurizio Fragiacomo, si realizzerà un percorso di 16 mesi rivolto ad un gruppo di ragazzi dai 14 ai 17 anni di Milano, in cui è previsto l’insegnamento delle basi della Lingua dei Segni. L’adolescente, in questa fase di passaggio, conosce la crisi di identità; in lui si riscontrano alternanze emotive, loquacità e solitudine, non si sente capito dagli altri e spesso rinuncia a capire se stesso. È proprio in questo momento delicato che si vuole promuovere un’attività di inclusione sociale e comunitaria dei giovani perché “prevenire è meglio che curare”.
Il progetto si focalizza sull’utilizzo di una comunicazione non verbale alternativa, sviluppando un effetto positivo sulla padronanza del proprio schema corporeo, sulla concentrazione e il potenziamento della memoria, la crescita delle competenze relazionali, cognitive e comportamentali – non soltanto di persone affette da patologie sensoriali – accrescendo percezione e capacità di discriminazione e adattamento a contesti diversi.
I vantaggi educativi che derivano dal bilinguismo permettono una maggiore integrazione sociale, in quanto questa lingua è uno strumento che amplifica le possibilità di condivisione delle proprie esperienze con i compagni in un rapporto paritario, senza contare che un cervello bilingue facilita l’apprendimento di idiomi stranieri.
Il pensiero di AMALO è che per l’adolescente sia indispensabile vivere delle esperienze pratiche, perché solo attraverso l’esperienza diretta potrà apprezzare il mondo nelle sue molteplici sfaccettature e diversità. Pertanto al termine del percorso, il gruppo dei “Giovani Lissanti” effettuerà una visita guidata all’interno di Villa Necchi Campiglio – villa storica tutelata dal FAI – insieme ad un gruppo di persone con disabilità sensoriale, favorendo l’avvicinarsi dei giovani all’arte non più subendola ma da protagonisti e favorendo lo sviluppo di quella sensibilità tale da accorgersi che la differenza non è ostacolo ma arricchimento, soprattutto in un contesto storico in cui le differenze tendono a dividere quando invece sono un aiuto all’unione.

Gioco senza frontiere

Laboratorio teatrale per ragazzi di provenienza multietnica

A cura di Claudio Batta (attore)

L’attività teatrale è un efficace mezzo di educazione perché contempla l’individuo nella sua interezza e complessità, coinvolgendo la sua profonda umanità, la sua coscienza dei valori, la sua più immediata e spontanea socialità; questi aspetti sono ancora più evidenti durante l’adolescenza.
Infatti l’esperienza teatrale ha la capacità di coinvolgere l’intera personalità del soggetto dal punto di vista psicofisico e di apertura alla relazione con gli altri e, allo stesso tempo, la rappresentazione teatrale mette in gioco con grande intensità le qualità e le risorse di ogni individuo. L’attività teatrale può quindi rappresentare una risorsa per la progettualità educativa.
Le finalità dell’educazione e dell’esperienza teatrale possono infatti avere delle affinità: «il teatro e l’educazione sono due realtà che possiedono finalità comuni: da un lato la pedagogia pone al centro il soggetto permettendogli di esprimersi, dall’altro il teatro persegue lo stesso obiettivo attraverso attività che stimolino lo sviluppo della creatività e la comunicazione». (cfr. Gaetano Oliva, Le arti espressive come pedagogia della creatività, in “Scienze e Ricerche”, n. 5, marzo 2015). La specificità del teatro è pertanto tutta centrata sull’asse creativo e comunicazionale all’interno del quale la prassi della rappresentazione ha tecniche specifiche.
Si può quindi considerare la “Educazione alla Teatralità” come una vera e propria strategia educativa, di supporto a quella comunitaria, che non vuole trasmettere un sapere ma portare il soggetto a crescere e formarsi attraverso l’esperienza e la scoperta, acquisendo una maggiore conoscenza di se stesso, delle proprie possibilità e limiti, al fine di esprimersi e comunicare.
Un altro obiettivo di questo progetto è infine legato all’integrazione di culture diverse, prevedendo il coinvolgimento sia di alcuni ragazzi e ragazze stranieri, delle nostre comunità educative, sia di alcuni coetanei italiani (peer education).

MUDEM - Museo dell'Empatia

Una raccolta di storie vere, messe a disposizione di chiunque voglia leggerle

Dalla sua lunga esperienza umana e professionale a fianco di persone sordo-cieche e con disabilità sensoriali, Cristina Alippi, educatrice e fondatrice di un’associazione che si occupa di diffondere l’auto mutuo aiuto, dà vita a un progetto multimediale che sottolinea l’urgenza di sviluppare l’empatia.
Attraverso la conoscenza di storie personali, come testimonianza di vissuti significativi, si incontra l’esistenza dell’altro come altro nella sua unicità e diversità.
L’obiettivo dei racconti pubblicati è quello di coinvolgere i lettori con la mente, lo spirito e il cuore. Le narrazioni scendono in profondità e si annidano inconsapevolmente nella loro coscienza, mescolandosi ad altre storie ed esperienze.

“Noi siamo le nostre storie. Siamo il prodotto di tutte le storie che abbiamo ascoltato e vissuto, e delle tante che non abbiamo sentito mai. Le storie hanno modellato la visione di noi stessi, del mondo e del posto che in esso occupiamo”.
Daniel Taylor